La televisione digitale in Europa si sta sviluppando con modalità differenti da paese a paese.

Da un raffronto tra i principali mercati televisivi comunitari si può notare come l’86% delle famiglie britanniche guardi già la televisione digitale, mentre in Italia, Francia, Spagna e Germania, queste percentuale scende, se pur con modalità di diffusione differenti, sotto il 50%.

Uno studio di EMCA, l’European Media Consulting Association, ha analizzato questa fase di transizione alla televisione digitale con particolare riferimento alle specificità nazionali.

Dallo studio si evince come, se in Italia e Spagna la televisione terrestre è l’infrastruttura più diffusa, e lo è anche in Francia e Regno Unito, nonostante il differente grado di concorrenzialità, questa modalità trasmissiva viene rimpiazzata da altre in Germania, dove è soprattutto il cavo a farla da padrone.

Naturalmente questo condizionerà anche lo switch off della televisione analogica terrestre, che sarà facilitato laddove la diffusione di questa tecnologia è minore, ovvero 2009 per la Germania, tra il 2010 e il 2012 per gli altri paesi oggetto dello studio, in linea quindi con la decisione comunitaria che prevede per il 2012 lo spegnimento dell’analogico terrestre.

La stessa digitalizzazione delle televisione via cavo avviene in maniera piuttosto differente nei vari paesi: tralasciando il caso italiano, dove tale modalità trasmissiva non si è mai sviluppata, il cavo ha un ruolo minore in Francia, Spagna e Regno Unito, mentre in Germania l’alto numero delle abitazioni colpite, l’80% delle abitazioni cablate è ancora in analogico, sposterà lo spegnimento del cavo analogico al 2015.

Altra storia quella del satellite: già completamente digitale in Italia e Regno Unito, quasi completamente digitale in Francia e Spagna, poco più del 50% digitale in Germania, che è quindi più indietro rispetto agli altri paesi e prevede la totale digitalizzazione entro il 2012.

Infine un accenno all’IPTV, modalità trasmissiva che deve ancora sviluppare a pieno il proprio potenziale ma che in Francia, paese leader d’Europa, si è ritagliata già il 13% di spazio sul mercato televisivo digitale, ha raggiunto quote significative in Italia e Spagna, mentre è ancora agli albori in Germania e Regno Unito. L’IPTV, risultato della convergenza tecnologica, è il frutto dell’ingresso nel mercato televisivo degli operatori di telecomunicazione.

Da questi numeri si evince come lo switch off analogico non sia raggiungibile in tempi brevi, ma ci vorranno almeno altri quattro anni per avere una televisione completamente digitale. Il processo di digitalizzazione è condizionato in primo luogo da una percezione di valore aggiunto che gli utenti avranno della televisione digitale, quindi una sferzata potrà essere data dagli operatori del settore, ma anche dalle difficoltà di adeguamento delle infrastrutture esistenti, e come è stato in Italia, dalle decisioni governative in merito all’accelerazione del processo di digitalizzazione.
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